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Sat, Sep

 

PORTE DI RENDENA. I giovanissimi marciatori delle Fiamme Gialle, in raduno in Trentino per un periodo di allenamento in montagna, hanno ricevuto ieri la più inaspettata e gradita delle sorprese: la visita della neo campionessa Olimpica della 20km di marcia di Tokyo, Antonella Palmisano.

 

L’atleta gialloverde, infatti, dopo un breve periodo di vacanza, ha voluto raggiungere proprio quei ragazzi con cui, nei lunghi mesi di preparazione all’Olimpiade, aveva condiviso allenamenti e fatiche sia sui percorsi della caserma del Centro Sportivo di Castelporziano, sia sui sentieri della pineta di Ostia.

Sorpresi ed entusiasti per la presenza di Antonella, i ragazzi l’hanno coinvolta in una sgambata pomeridiana, orgogliosi di essere guidati da una campionessa che inevitabilmente rappresenta per loro un esempio straordinario.

 

 

La giornata si è poi conclusa con un simpatico momento di convivialità, cui hanno partecipato diversi ospiti giunti a salutare la campionessa Olimpica, tra cui Paola Mora, Presidente Coni Trentino, Roberto Failoni, Assessore allo Sport e Turismo della Provincia di Trento, Enrico Pellegrini, Sindaco di Porte di Rendena, accompagnato dagli Assessori Alberto Valentini e Walter Dalbon, Tullio Serafini, Presidente dell'APT di Campiglio e il Gen.B. Vincenzo Parrinello, Comandante del Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle.

 

Sono felice di essere riuscita a far visita ai nostri giovani marciatori - spiega Antonella - tutti in questi giorni dicono che dobbiamo approfittare degli straordinari risultati ottenuti all’Olimpiade di Tokyo per dare slancio all’atletica, ma c’è bisogno di atti concreti, e con la mia presenza, ho voluto incoraggiare questi ragazzi e trasmettere loro un messaggio chiaro, ovvero che la vittoria all’Olimpiade non mi ha reso una marziana, sono sempre la stessa atleta che hanno visto allenarsi vicino a loro per mesi.

Sono l’entusiasmo, la passione, la dedizione ed il sacrificio che mi hanno portato sul gradino più alto del podio di Tokyo, e come ce l’ho fatta io, con gli stessi valori possono farcela anche loro”.

 

Il Generale Vincenzo Parrinello, Comandante del Gruppo Polisportivo Fiamme Gialle, si è detto “felice ed orgoglioso di questa scelta di Antonella, che all’indomani dell’oro olimpico si è spesa per portare immediatamente la sua testimonianza tra gli atleti della nostra Sezione Giovanile e marciare insieme a loro. Tra l’altro l’atletica delle Fiamme Gialle, che quest’anno festeggia il centenario, nasce proprio dalla marcia, che tante soddisfazioni ci ha dato in questo secolo di agonismo.

 

Questa giornata suggella il legame autentico che unisce le varie attività delle Fiamme Gialle, dalle iniziative con le Scuole per l’avviamento allo sport dei giovanissimi del nostro territorio, fino al sogno del podio Olimpico”.

 

 

PORTE DI RENDENA. La Casa Cüs di Darè, nel comune di Porte di Rendena, ospita fino al 17 settembre una suggestiva mostra fotografica: “Noi dell’alpe. Storie in cammino”. È aperta tutti i giorni tranne il lunedì, con orario 16.30 – 21.30 ed è a entrata libera (per aperture a gruppi extra orario, chiamare lo 0465-321370); alla mostra principale a Darè, si affiancano quelle negli alpeggi che hanno collaborato al progetto.

 

 

A curare la mostra e gli allestimenti nelle malghe è stata Roberta Bonazza, che ha collaborato anche al restyling di Casa Cüs. Come si legge sul volantino di presentazione: «Dove conducono i passi degli uomini e degli animali che ogni stagione salgono sull’Alpe? Come interrogano il nostro tempo le loro storie? Una mostra sentiero sulle transumanze alpine, per lasciare traccia di un dialogo aperto tra l’uomo e il territorio. Una costellazione di alpeggi e di luoghi per raccontare... noi dell’Alpe».

 

L’assessore comunale alla cultura, Paola Chiappani, spiega: «Questa mostra ha avuto il suo esordio lo scorso anno a Malga Calvera, per volontà della Pro loco di Vigo Rendena: la loro idea fu quella di intervistare i vecchi malgari oppure i loro figli e nipoti. Con questo patrimonio di testimonianze, organizzarono un primo allestimento nello stallone della malga che, per l’occasione, fu metà stalla e metà mostra. Erano esposte le foto dei malgari e del loro lavoro. Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha avviato un restyling di Casa Cüs. Fino all’anno scorso la chiamavamo anche “Cose Casa Cüs” a indicare che qui sono raccolti tutti gli oggetti del tempo passato. Il cambiamento ha previsto di portare questi oggetti al piano inferiore, per liberare quello superiore da dedicare alle mostre temporanee.

 

Così l’idea della Pro Loco è stata ampliata e sono stati coinvolti molti altri alpeggi, dandoci modo di creare un progetto condiviso, che abbraccia una porzione vastissima del territorio delle Giudicarie. Il fatto che nei singoli alpeggi siano stati creati piccoli allestimenti fotografici, crea un particolare senso di lavoro collettivo, così come è collettiva e comune a tutto il territorio la tradizione dell’alpeggio».

 

Spiegano i curatori: nella mostra c’è «l’avventura di uomini che hanno contribuito a mantenere la fisionomia del paesaggio. Un modo per garantire sussistenza alle piccole comunità cercando l’erba per gli animali in quota, salvando così il fieno nel fondovalle per affrontare l’inverno. La mostra restituisce i volti e le storie degli alpeggi coinvolti nel progetto, con una sezione dedicata alle Malghette di Darè».

 

A questo racconto per immagini hanno contribuito gli alpeggi Ritorto (Madonna di Campiglio), Fevri (Monte Spinale), Lodranega (Bondo) e Nambino (Madonna di Campiglio); ha collaborato il Museo della malga di Caderzone Terme. «Tutte le piccole comunità hanno un’estensione di proprietà in quota, per lo più gestita collettivamente. Un tempo, tra questi alpeggi, v’era il rischio di competizioni feroci per l’erba. Oggi le storie in cammino disegnano un percorso di scambio e conoscenza reciproca».

 

PORTE DI RENDENA. Dai 30 iscritti dello scorso anno, il centro estivo “L’Albero dell’Amicizia”, promosso congiuntamente dai Comuni di Porte di Rendena e di Pelugo, è passato ai 68 di queste settimane. Grandi risultati anche per l’altra iniziativa rivolta ai giovani: “Virtuo... samente insieme” ha registrato 35 partecipanti da Porte di Rendena. Un segnale che, anche nelle vallate, le iniziative che favoriscono la conciliazione delle esigenze familiari e di lavoro sono particolarmente apprezzate.

 

L’assessore comunale alle politiche sociali e familiari, Paola Chiappani, entra nel dettaglio: «Quella che abbiamo proposto è un’attività pomeridiana con orario 14-17; la prima esperienza è stata tre anni fa. Dall’esordio con una trentina di bambini, quest’anno siamo arrivati più che a raddoppiare il numero totale di iscritti, con una media settimanale (le iscrizioni vanno da una settimana all’altra) tra le 48 e le 50 unità. L’Albero dell’Amicizia è dedicato alla fascia dai 4 agli 11 anni. Per il 90% le iscrizioni sono giunte dalle famiglie residenti dei due Comuni, il resto da chi era qui usando la seconda casa e, infine, qualche partecipante è venuto dagli altri Comuni della zona, come Spiazzo o Bagolino. Abbiamo previsto anche un anticipo e un posticipo per le famiglie che avevano particolari esigenze: si potevano portare i bambini un quarto d’ora prima e riprenderli mezz’ora dopo rispetto all’orario. Partner dell’iniziativa è la Cooperativa sociale Incontra, con il Centro MeTe. Le attività si sono svolte alla scuola elementare di Darè, dunque nel territorio comunale di Porte di Rendena.

 

 

Virtuo... samente insieme” ha completato l’offerta: organizzata in collaborazione con la Virtus Giudicariese, ha un più marcato aspetto di attività sportiva e si svolge tra Preore e Zuclo. Al mattino attività ginnica di vario tipo, al pomeriggio ci si concentra invece sul gioco. Rivolto ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, ha avuto grande riscontro qui a Porte di Rendena, avendo suscitato l’interesse di ben 35 tra ragazzi e ragazze».

 

Con questa settimana va a chiudersi l’esperienza 2021 dell’Albero dell’Amicizia, il cui successo non può che indurre l’amministrazione a pensare fin d’ora all’edizione 2022.

 

PORTE RENDENA. Il Comune di Porte di Rendena concede, alle attività economiche del suo territorio, contributi a fondo perduto per la copertura di spese di gestione; l’intervento è finalizzato a sostenere le attività che più hanno subito gli effetti economici avversi della pandemia da Covid-19.

Possono beneficiare dell’intervento le microimprese o piccole imprese - come stabilito dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 18 aprile 2005 - che svolgono una delle attività indicate dai codici “Ateco” descritti nell’allegato al bando: tutta la documentazione è scaricabile dal sito web del Comune.

 

 

I richiedenti devono rispettare la normativa in materia di aiuti di Stato e non avere debiti nei confronti del Comune; devono dimostrare di rispettare la normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sarà ammessa la presentazione di una sola istanza per impresa e il contributo si configura come ristoro, a fondo perduto, di parte delle spese di gestione, sostenute per l’attività commerciale, artigianale o di vendita del prodotto agricolo.

Rientrano tra le spese ristorabili locazioni, utenze, noleggio di attrezzature, pulizie, spese per personale dipendente, spese di sicurezza aziendali e, ovviamente, le spese straordinarie connesse alla gestione del Covid come l’acquisto di plexiglass e l’igienizzazione.

 

L'importo complessivo dei fondi messi a disposizione è di 34.868 euro, l’importo massimo di contribuzione per impresa è di 2.000 euro. Le domande vanno presentate entro le 12 del 30 luglio 2021.

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