Sant’Antonio Abate è protettore degli animali e così martedi 17 gennaio l’antica tradizione è stata riproposta sia nell’ambito dell’ Unità pastorale Madonna delle Grazie (Pieve di Bono e Valdaone) che Madonna dell’Aiuto ( Storo e circondario) mentre il prossimo sabato sarà la volta della Sacra Famiglia la cui Unità comprende Condino e Borgo Chiese. “La benedizione degli animali, nel giorno di Sant’Antonio, è un’usanza antica tant’è che nei nostri paesi avveniva alla vigilia della festa. Inoltre dagli archivi storici - a parlare è lo storico Antonio Armani di Agrone - risulta che nei capitoli di contratti dell’epoca, si trova scritto: “Che il curato che nel giorno di Sant’ Antonio si porta nelle stalle per benedire gli armenti e animali, ha diritto ad una questua di burro”.
Sul versante di Pieve di Bono a darsi da fare risultano essere stati Mauro Maestri Giana e Paolo Franceschetti che di buon mattino, supportati dal reverendo arciprete don Luigi Mezzi hanno intrapreso il giro delle poche stalle ancora rimaste. Da Creto Por, Cologna, Prezzo, Bersone, Daone Praso e per ultimo Agrone dove c’è stata una messa solenne accompagnata da corale e organo alla cui tastiera c’era Tiziano Armani. Sotto le navate era esposta statua e reliquia mentre tra due ali di folla anche la piccola Letizia di pochi mesi figlia di coloro che da queste parti hanno bestie e stalla.
All’omelia don Luigi ha fatto un riassunto della mattinata, ricordando “che in molte stalle ha riscontrato non solo arnesi e animali da benedire ma anche del sale che nei secoli passati aveva un senso dentro la comunità contadina”. Poi il gruppo si è portato all’ Hotel San Sebastian di Bersone dove la famiglia Mazzacchi ha predisposto un menù adeguato alla circostanza .
Nelle stesse ore anche nell’ambito dell’Unità pastorale Madonna dell’Aiuto ( Storo frazioni e Bondone) si sono svolte analoghe iniziative nel corso della quale don Andrea Fava ha celebrato la messa in arcipretale . Poi è stata la volta di Darzo nella cui frazione si sono mobilitati gli alpini che, coordinati dal capo gruppo Elvio Giacometti, al seguito della benedizione degli animali hanno predisposto la tradizionale polenta.