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Al Consiglio comunale di Borgo Chiese anche la riqualificazione di Piazza San Rocco: i lavori non prima del 2023. In apertura un minuto di silenzio per le vittime della guerra. Il Sindaco Butterini: "La solidarietà per l'emergenza Ucraina da ogni Istituzione a prescindere dal grado"

 

BORGO CHIESE. Lunedì 28 febbraio si è riunito a Condino il Consiglio comunale di Borgo Chiese. Undici i punti all’ordine del giorno, contemplando anche rendiconto e bilancio di previsione dei tre Corpi dei VVF di Brione, Cimego e Condino. Nella seduta è stato approvato il bilancio previsionale del Comune per il triennio 2022- 2024. Il documento programmatico evidenzia un piano di interventi ambizioso e suffragato da numeri di notevole peso, soprattutto se si considera che Borgo Chiese ha una popolazione di appena 2000 abitanti: il pareggio per il 2022 sfiora i 9 milioni di euro, di cui quasi 5,5 destinati alle spese di investimento.

 

La riunione si è aperta con un momento toccante: il sindaco Giorgio Butterini ha proposto all’assemblea un simbolico minuto di silenzio per ricordare le vittime e riflettere sulla guerra in Ucraina, mentre sul maxischermo della sala appariva l’immagine emblematica di Polina, una bambina di 8 anni, uccisa a colpi di mitra, mentre si trovava in auto con i nonni. Il Primo cittadino ha affermato che “è dovere di tutte le istituzioni, a prescindere dalla dimensione e dal grado, esprimere cordoglio per le persone che hanno perso la vita e solidarietà per quanti subiscono le conseguenze di un conflitto che lascia attonita l’umanità e presumibilmente ogni popolo. Nessuno escluso”. Ha poi sottolineato che “gli enti territoriali debbono prodigarsi senza esitazioni e con ferma determinazione nella sensibilizzazione dei cittadini ed in particolare delle nuove generazioni, spiegando che ogni guerra, a prescindere dagli esiti, produce solo sconfitti e sofferenza generalizzata”. Infine, un auspicio “all’esigenza di buona politica e dell’impegno di persone, capaci, responsabili, sensibili; in una parola, illuminate. Questo vale per lo Stato, la Provincia e anche per il Comune”.

 



Dopo aver aver approvato il nuovo regolamento IM.IS e le relative aliquote, mantenute su standard consolidati, il Consiglio ha discusso sul bilancio di previsione triennale 2022-2024 le cui risultanze, parte straordinaria compresa, lambisce i 21 milioni.

Per quanto riguarda l’anno in corso, Butterini ha presentato le priorità indicate dalla Giunta: progettazione esecutiva dei lavori di riqualificazione di piazza San Rocco, i cui lavori inizieranno però solo a inizio del 2023, con un investimento pari a circa 1.150.000 euro; tinteggiatura del palazzo municipale e sostituzione di tutti i serramenti; realizzazione della mensa scolastica all’ultimo piano di palazzo Belli; demolizione di un vecchio immobile a Cimego, nelle vicinanze di Casa Marascalchi, per ottenere un’area parcheggio; opere funzionali all’attivazione della sega veneziana sul Rio Caino; costruzione del nuovo asilo a Cimego e progettazione dell’intervento di sistemazione della copertura dell’asilo di Condino; progettazione dell’acquedotto di Rango; studio dei lavori di ristrutturazione della caserma dei carabinieri e di una nuova viabilità d’accesso alla zona Carino - Cron; progettazione della nuova piazzola di atterraggio dell’elisoccorso nelle pertinenze della caserma di Condino; installazione di dissuasori sulla strada statale per prevenire l’investimento di animali; contributo alle società sportive Condinese e Castel Cimego per lavori presso i rispettivi centri sportivi (impianti di illuminazione); apertura del nuovo centro welness e realizzazione di un’area camper presso Aquaclub, interventi di riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica a Cimego e Condino, opere di rifacimento di pavimentazioni in porfido in tutte le frazioni e presso i cimiteri per circa 500.000 euro; sistemazioni viabilistiche interne ed esterne all’abitato per circa 300.000 euro; sostituzione dei mezzi in dotazione al cantiere comunale; progetto di valorizzazione del piccolo paese di Brione con la piantumazione, in collaborazione con la locale Pro loco, di essenze destinate a qualificarlo come borgo delle fioriture; contributi alle associazioni locali per la pianificazione di eventi di grande richiamo come Borgo Vino, che quest’anno si svolgerà presso il convento dei Padri Capuccini, e i mercatini di Natale a Quartinago.

Al termine della seduta, è stato annunciato il bando per la selezione dei tecnici componenti della commissione edilizia comunale e l’imminente apertura dei termini per la presentazione di istanze inerenti la variante del Piano regolatore generale. Infine, si è accennato ai nuovi tratti ciclopedonali, relativi al collegamento tra Cimego e Condino e al tratto compreso tra il Centro Bettega e il Ponte di Caramara: il piano degli investimenti è stato recentemente approvato dall’Organo di consultazione, convocato presso la Comunità di Valle.

 

 

BORGO CHIESE. Si svolgeranno alle 14.30 di domani, venerdì 4 marzo, a Condino i funerali di Ettore Zulberti. Aveva 74 anni e lascia la moglie Annamaria e la figlia Claudia.

 

 

Da tempo non stava bene anche se di tanto in tanto lo si vedeva in giro. Era molto conosciuto considerato che a sud di Condino, a due passi dalla rotatoria di fronte all'area Faccini, aveva gestito per anni una ditta di autotrasporti dentro la cui area opera ora la ditta Mezzi di Storo.

 

Ettore – ricorda il popolare Savino - apparteneva a quella famiglia che negli anni 50, con papà e mamma, avevano gestito prima la locanda 'Alle Porte' e poi il bar 'Alla Pesa' costruito all'epoca dall'impresa condinese Franco Galante per conto di Michele Buizza da Travagliato e quindi acquistato dai Zulberti. Ettore aveva un fratello, Franco, deceduto da anni e appartenente alla benemerita Arma e due sorelle Marisa, deceduta da anni e moglie di Pietro Chini, nonché Carla che vive a Riva del Garda.

 

 

CONDINO – VALLE DEL CHIESE. È deceduto questa mattina, sabato 19 febbraio, a Cesena monsignor Carlo Molari, sacerdote diocesano. Era ospite della casa di riposo “Don Baronio” ed era nato in città il 25 luglio 1928. Il sacerdote da vent'anni a questa parte era solito raggiungere Condino dove teneva corsi presso l'Associazione italo – svizzera il Ponte sul Guado con sede presso l'ex Convento dei frati Cappuccini in Via Giuseppe Goglio.

Il religioso nei giorni festivi, con il priore conventuale padre Andrea Scholler, frequentava la chiesa arcipretale dove assieme a don Vincenzo concelebrava la messa delle 10.







Il monsignore, che a Condino solitamente si alternava con il teologo Vito Mancuso, venne ordinato sacerdote nel 1952. Si laureò in teologia e in diritto alla Pontificia università lateranense. Nella stessa università insegnò dal 1955 al 1968, alla Gregoriana dal 1966 al 1976 e alla Urbaniana dal 1962 al 1978.

Monsignor Molari ricoprì l'incarico di aiutante di studio della Sezione dottrinale de Santo Uffizio dal 1961 al 1968. Dal 1972 al 1981 fu dell'Associazione Teologica italiana.

Nel 1974 il libro di Monsignor Carlo Molari La fede e il suo linguaggio, ispirato a Teilhard de Chardin, venne giudicato non conforme alla dottrina cattolica dalla Congregazione per la dottrina della fede. Per questo motivo gli venne chiesto di lasciare l'insegnamento. A seguito di ciò, don Molari andò in pensione in anticipo, lasciando l'insegnamento nel 1978.

Dopo il suo pensionamento, don Molari continuò a scrivere libri e articoli e a tenere incontri e conferenze. Oltre all'attività di insegnante e saggista, dal 1967 al 2011 svolse attività pastorale all'Istituto San Leone Magno dei Fratelli maristi a Roma.

 

 

 

BORGO CHIESE. Ai vigili del fuoco di Condino sono servite oltre due ore per avere la meglio su un incendio divampato poco dopo le 3.30 della scorsa notte, martedì 8 febbraio, all'interno di un'abitazione di Via Domanini a due passi dalla casa del sindaco Giorgio Butterini.

 

 

Si tratta di un edificio compreso tra le Contrade Carino e Cantagallo nelle adiacenze della fontana. Fortunatamente non si riscontrano intossicati né ustionati. Le fiamme, che hanno interamente lesionato il reparto cucina, sarebbero da ricondurre ad un cortocircuito partito dalla lavastoviglie.

Il proprietario è Rino Gualdi, per anni commesso in coop. E' stato lui stesso ad allertare i soccorsi che sono confluiti quasi in tempo reale, anche se l'alone di fumo e lo scoppiettio delle fiamme erano riscontrabili a distanza.

 

Solo utilizzando maschere, antiprotettori e schiumogeni siamo riusciti poco prima delle 6 a mettere in sicurezza l'appartamento. Eravamo in 20 uomini più diversi automezzi - è quanto dice Roberto Pizzini, comandante degli stessi pompieri. - Inizialmente, non avendo sotto mano l'esatta dimensione della situazione, erano stati allertati con l'autoscala anche i colleghi di Storo. A loro volta sono poi rientrati dal fatto che nell'azione di soccorso si sono utilizzati gli accessi e non le finestre.”

Sull'entità dei danni invece “In giornata saranno espletate le dovute verifiche in modo da redigere un inventario abbastanza realistico.”

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