STORO. “Davvero la Provincia di Trento ha messo 4 milioni per il terzo ponte sul Caffaro? - commenta da Storo il consigliere Alex Marini (M5S). La vicenda in questione è ormai nota: ad oggi ci sono due ponti sul Caffaro come collegamento tra Trentino e Lombardia, più precisamente tra i Comuni di Storo (Tn) e Bagolino (Bs). Il ponte più vecchio in ferro del 1906 riporta chiari segni di deterioramento ed il traffico è consentito solo a mezzi che non superino le 40 tonnellate, limite di velocità a 30 km/h e obbligo del distanziamento minimo di 30 metri. Ad una distanza di circa 25 metri a valle di quello storico è stato realizzato un secondo ponte, ultimato nel 2017 salvo finiture marginali, non è ancora stato aperto a causa di difficoltà nello svolgimento delle manovre con circolazione a rotatoria in uscita da parte dei mezzi pesanti. L'ultima soluzione proposta è quella di un terzo ponte come bypass provvisorio.
Ancora da Storo: "Qualche giorno fa abbiamo presentato l’ennesima interrogazione (qui link) riguardo alla fantasmagorica vicenda dei ponti sul Caffaro, costosi manufatti che si moltiplicano (uno, due tre… e pensare che l’unico che funziona, pur malandato, ha 115 anni!) senza però produrre tangibili vantaggi per la viabilità, anzi la complicano."
"Di recente il Presidente della Provincia di Trento ha dichiarato di aver messo a disposizione 4 milioni di euro per installare un terzo ponte (modello Bailey) fra i 2 attualmente esistenti. Se è quello che serve fare, si faccia, sapendo però che esiste un problema grande come una casa (o meglio, più case…) riguardo alla messa in opera del “nuovo” ponte (il numero due, pagato dai trentini, finito nel 2017 e mai aperto)."
"A questo punto bisogna però essere molto chiari sui dettagli (stazione appaltante, inizio e fine lavori previsti, stime di costo, ecc) perché abbiamo visto come è andata a finire l’ultima volta e non vorremmo che il ponte numero tre, da provvisorio divenisse stanziale...”