08
Sun, Dec

 

TIONE DI TRENTO. Questa iniziativa prevede l’assegnazione di 2 buoni spesa ad ogni cittadino/a residente nel Comune di Tione di Trento. Il Comune provvederà a rimborsare agli operatori economici il valore dei buoni spesa utilizzati nelle loro sedi di attività.

 

Foto di Udalrico Gottardi

 

Sono oltre una cinquantina gli operatori economici che hanno aderito all’iniziativa “Emergenza Covid 19”!

Ecco nel dettaglio in che cosa consiste il buono spesa:

  • ha un valore di 15,00 euro ciascuno;

  • può essere speso entro e non oltre il 31 dicembre 2021 solamente negli esercizi che hanno aderito all’iniziativa (l’elenco degli esercizi sarà riportato sul sito del Comune);

  • è nominativo e riporta cognome, nome e codice fiscale del cittadino residente (per i minorenni - data di riferimento 4.10.2021- è riportato il dato di colui che anagraficamente risulta intestatario della scheda familiare). Il buono va usato dalla persona il cui nominativo risulta prestampato sullo stesso;

  • potrà essere utilizzato per gli acquisti di beni e servizi negli esercizi commerciali, nei pubblici esercizi e presso prestatori di servizi alla persona - da intendersi con riferimento ad acconciatori ed estetisti -, con sede operativa nel Comune di Tione di Trento che abbiano acconsentito, con apposita accettazione, a far parte delle attività presso le quali poter spendere i buoni spesa;

  • potrà essere utilizzato per importi di spesa almeno pari al valore dello stesso. Al momento dell’utilizzo del buono spesa sullo stesso andrà posta la data e la firma dell’utilizzatore. L’utilizzo del singolo buono non è frazionabile in più acquisti in esercizi di vendita diversi;

  • Il buono non è cedibile;

La Coop. Lavoro, incaricata della consegna dei buoni, si recherà presso l’abitazione del residente fino a due volte per la consegna del buono. Qualora anche al secondo tentativo l’utente non fosse reperibile, l’operatore lascerà una comunicazione nella cassetta postale dell’utente contenente le indicazioni per il ritiro del buono presso sede della Cooperativa Lavoro.

 

Il Patt giudicariese desidera ringraziare pubblicamente l’Assessora Segnana per la premura e la celerità con le quali ha redatto il comunicato stampa in risposta alle nostre osservazioni. È positivo quando un amministratore si dedica anima e corpo al proprio ruolo.

 

Saranno certamente di tutt’altro umore i Sindaci giudicariesi e il Commissario della Comunità di Valle che da più di due mesi sono in attesa della disponibilità della stessa Assessora per un incontro di confronto proprio sul futuro del nosocomio giudicariese. Pur consapevoli degli impegni che un assessorato delicato come quello alla sanità comporta, i primi cittadini di una valle importante come le Giudicarie difficilmente si accontenteranno di rapportarsi con l’Ufficio Stampa della Provincia.

 

Ma come PATT non vogliamo di certo sollevare polemiche. Ci limitiamo a registrare come i dati contenuti nel comunicato dell’assessorato non corrispondano al reale stato delle cose (forse sono aggiornati anche quelli a più di due mesi fa?). E i problemi per l’ospedale non si fermano certo all’ortopedia o alle guardie mediche: siamo partiti da servizi che impattano sul turismo per via dell’imminente avvio della stagione invernale.

 

Ma soprattutto per i residenti giudicariesi non c’è da stare allegri, purtroppo. La lista è ancora lunga e ci torneremo presto, non solo con osservazioni ma anche con proposte concrete. Convinti come siamo che, al di là del colore politico di chi amministra, non ci possono essere cittadini di serie A e cittadini di serie B!

 

TIONE. Dopo un lungo periodo di distanza causato dalla pandemia è tempo di ritrovarsi per le venti Riserve della Biosfera italiane.

Dal 4 al 5 novembre, nella magnifica location di Portoferraio (Isola d'Elba), all'interno dell'evento organizzato dal Ministero della Transizione Ecologica, le delegazioni dei vari territori avranno modo di confrontarsi e dialogare in svariati tavoli di lavoro, per fare il punto della situazione sull'attuazione del Programma Uomo e Biosfera (Man And Biosphere) dell'UNESCO, a 50 anni dalla sua nascita.

Grande spazio anche per l'attività di visita e di diffusione delle buone pratiche sviluppate all'interno della Riserva della Biosfera Isole di Toscana e connesse allo sviluppo del turismo sostenibile, alla valorizzazione della ruralità sostenibile e delle produzioni tipiche, alla conservazione ambientale, alla divulgazione e alla educazione dei valori della Riserva della Biosfera.

Saranno visitate la Villa Romana delle Grotte, in località San Giovanni, a Portoferraio, l'Azienda Agricola Arrighi a Porto Azzurro, il Nat-Lab e la Mostra Roster presso il Forte Inglese, a Portoferraio, le Dune di Lacona e il relativo Centro di Educazione Ambientale, a Capoliveri. A fine evento gli ospiti avranno due ulteriori opportunità di visita; nel pomeriggio del sabato, il sistema museale di Cosmopoli, mentre nella mattinata di domenica è prevista un'escursione guidata alla Fortezza del Volterraio.

Anche la delegazione trentina della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria, guidata dal presidente Gianfranco Pederzolli, prenderà parte anche in questa occasione all'evento nazionale.

Foto dall'archivio di Riserva Biosfera Unesco Alpi Ledrensi e Judicaria

 

"E' sempre un grande piacere per noi partecipare a questo meeting", afferma Pederzolli, "perché è una grande occasione di confronto e dialogo fra territori che per dislocazione sul territorio nazionale appaiono molto diversi ma che sono tutti accumunati dai medesimi obiettivi di buon rapporto fra Uomo e Ambiente; è poi anche una bella possibilità per rivedersi con i colleghi delle altre Riserve con cui negli anni si è stretto un rapporto fortissimo di amicizia e condivisione"

Nei due giorni di lavoro si darà ampio spazio a momenti di diffusione e discussione delle buone pratiche sviluppate a livello nazionale; la nostra Riserva di Biosfera presiederà il tavolo legato ai progetti condivisi e partecipati dalla comunità.

"E' un grande onore per noi gestire questo tavolo insieme a tutti i colleghi italiani, provando a mettere sul tavolo l'esperienza dei progetti condivisi che abbiamo sviluppato in questi anni (per maggiori info sui progetti condivisi); iniziative nate dal basso che nella maggioranza dei casi ci hanno saputo dare grande soddisfazione per il grado di innovatività, per la capacità di coinvolgimento della popolazione e per la capacità di conciliare tematiche ed obiettivi locali con una visione globale.

Una tre giorni molto ricca e densa di lavoro e di pensiero; un grande ringraziamento alla Riserva Isole di Toscana per l'ospitalità e un benvenuto alla nuova entrata "Riserva della Biosfera Monte Grappa" che viene a comporre e ad arricchire questa grande e bella famiglia di territori.

 

 

Ospedale di Tione, le precisazioni dell’assessore Segnana. Solo qualche giorno fa le parole di Marchiori (PATT). L’Amministrazione provinciale conferma la propria attenzione alle realtà più lontane dai grandi centri, nelle quali si vogliono garantire servizi essenziali e all’avanguardia per le comunità locali. Ne è un esempio la ristrutturazione dell’Area day ambulatoriale di ortopedia e chirurgia all’ospedale di Tione: i lavori al terzo piano del corpo C1 sono iniziati lo scorso agosto e si concluderanno entro il mese di febbraio del prossimo anno.

 

 

Si tratta di interventi richiesti dall’assessore provinciale alla salute Stefania Segnana, per i quali verranno investiti 630mila euro, nonostante non esistesse una previsione di questo tipo all’interno della programmazione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, contrariamente alle voci fatte circolare da qualche esponente politico che ha parlato di “lavori attesi da sei anni”. L’intervento, che non aveva un finanziamento dedicato, viene infatti realizzato con delle economie di spesa ricavate da altri interventi che si sono conclusi nel 2020.

 

I lavori si sarebbero dovuti chiudere entro fine anno, ma una rimodulazione della fase esecutiva – riferisce l’Apss – si è resa necessaria per fattori contingenti del mercato e non riconducibili all’Azienda, quali la difficoltà nel reperimento delle merci da costruzione, l’indisponibilità di ditte per i subappalti impegnate nei lavori del superbonus e l’aumento dei prezzi dei materiali edili su scala nazionale, che hanno inevitabilmente rallentato la fase esecutiva, che terminerà entro febbraio 2022.

 

Rispetto all’intervento iniziale finanziato per 300mila euro, sono stati peraltro introdotti ulteriori interventi che hanno comportato il reperimento di nuove risorse economiche nell’ambito dei lavori di adeguamento antincendio.

 

Per quanto riguarda i professionisti sanitari presenti, si precisa che nessuna difficoltà viene riscontrata nella gestione dei turni del servizio di continuità assistenziale (guardia medica) a Comano Terme e Condino, dove sono coperti tutti i posti in organico con 4 medici a Comano Terme e altrettanti a Condino.

 

Un avviso è stato pubblicato invece il 9 novembre per la copertura del Centro traumatologico di Madonna di Campiglio: l’apertura dell’ambulatorio è prevista per i giorni 7 e 8 dicembre e dal 18 dicembre all’11 aprile dalle ore 10 alle ore 18. È infine in uscita il bando per coprire il posto di guardia turistica sempre a Madonna di Campiglio durante la stagione turistica.

 

 

 

TIONE. Ripartire, con rinnovati stimoli ed entusiasmo. Dopo due stagioni complicate, condizionate dalla pandemia, il Brenta Volley ha ripreso a pieno regime la propria attività, nell’annata che coincide con il 30° anniversario della società tionese.
Forte di un ricco bagaglio d’esperienza e di una realtà consolidata sul territorio, il club presieduto da Stefano Parolari ora può guardare al futuro con nuovi obiettivi, sempre con un occhio di riguardo per la cura e la crescita del vivaio, il "core business" dell'attività.
Lo farà con il supporto di una realtà e di un marchio altrettanto affermati, quelli dell’azienda di Storo INNOVA, che ha deciso di legare il proprio nome a quello della squadra giudicariese, quest’anno in campo con la nuova denominazione INNOVA Volley Tione.

 

Nata nel 2004, INNOVA è impegnata da oltre quindici anni nell’ideazione e nella realizzazione di sistemi avanzati dedicati al comfort climatico per ogni stagione (riscaldamento, ventilazione e climatizzazione), guidata dalla passione del team di lavoro guidato da Oreste Bottaro.
Nell’ultimo decennio, INNOVA ha vissuto una crescita esponenziale e rappresenta il partner ideale per un club che, negli anni, ha saputo consolidare la propria base e che ora vuole proseguire nel proprio percorso di crescita, cercando di innovarsi, come suggerisce il nome del nuovo main sponsor.

 


Stefano Parolari e Oreste Bottaro siglano l'accordo di sponsorizzazione

 

Cosa ha spinto INNOVA ad appoggiare una realtà come quella del Brenta Volley?
«Abbiamo sempre considerato lo sport come un elemento importante per lo sviluppo del tessuto sociale, un’occasione di crescita etico-morale per i giovani, soprattutto se si tratta di sport competitivo, non solo ludico – spiega Oreste Bottaro, titolare di INNOVA – Lo sport fa in modo che ogni ragazzo metta il proprio impegno per raggiungere un obiettivo di squadra. I più piccoli lo vivono come divertimento, ma nel loro percorso di crescita si dovranno poi confrontare anche con i risultati. Questo tipo di approccio lo deve avere anche l’imprenditore nell’affrontare i vari aspetti del lavoro in azienda. Impegnarsi e lavorare per raggiungere un traguardo, con onestà e lealtà, come insegna lo sport».
Una competitività vissuta nel pieno rispetto delle regole.
«Sport e vita aziendale hanno molti aspetti in comune – precisa Bottaro - In primis la necessità di essere tenaci, di non mollare, di non cedere di fronte a un problema o a un momento difficile. Per arrivare a una vittoria, a un risultato, bisogna passare anche da tante sconfitte, tanto nello sport quanto nel mondo imprenditoriale».
INNOVA, come spiegato dal suo titolare, crede nello sport come importante veicolo di comunicazione della propria realtà e dei valori che la guidano.
«Crediamo che questa partnership possa aiutarci a comunicare e veicolare il nostro marchio e i nostri prodotti – conclude Bottaro – Come detto, però, l’aspetto principale è quello della presenza a livello sociale della nostra realtà aziendale, che ad oggi è forse quella che occupa più persone in valle, circa 230. Comunicare la nostra presenza attraverso eventi e ambiti collaterali, come lo sport, significa dare un messaggio positivo, aiutare l’azienda a legarsi ulteriormente al tessuto sociale della valle. Più la comunità è vicina all’azienda, meglio è, anche per gli scopi aziendali, nell’ottica di una crescita».

 

Foto di gruppo per i vertici di INNOVA e del Brenta Volley

 

INNOVA e Brenta Volley sono pronte a iniziare una nuova avventura assieme.
«Non posso che esprimere grande soddisfazione, siamo onorati di legare il nome della nostra società a quello di un’azienda affermata e in costante ascesa come Innova – ha commentato il presidente del Brenta Volley Stefano Parolari a margine dell’accordo di sponsorizzazione recentemente siglato – La pandemia ha lasciato uno strascico pesante sull’attività sportiva e ora siamo alle prese con la ripartenza. Sapere di poter contare sul supporto di una realtà come INNOVA ci dà gli stimoli di cui abbiamo bisogno. Anche noi, come suggerisce il nome del nostro nuovo main sponsor, dobbiamo e vogliamo innovarci e rinnovarci, per poterci mettere alle spalle il difficile momento che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo, cercando di guardare avanti con entusiasmo e ottimismo».



 

Marchiori (Patt), Ospedale di Tione: “Gravi carenze nei servizi essenziali per il turismo: manca la volontà politica di rilanciarlo”. Con l’imminente avvio della stagione turistica continua l’agonia di una struttura vitale per le Giudicarie. Le misure spot mostrano tutti i loro limiti.

 

Nei giorni scorsi, sugli organi di stampa locali, è stata riportata una notizia molto incoraggiante: si tornerà a sciare anche se l’andamento dei contagi sta rialzando la testa.

 

Questa notizia non è solo un segnale di speranza, ma è una vera e propria boccata d’ossigeno per un settore, quello del turismo invernale, che in Trentino coinvolge migliaia di attività e famiglie, rappresentando la spina dorsale dell’economia di intere vallate.

 

Purtroppo, però, non è tutto oro ciò che luccica. Nonostante la pandemia abbia più volte posto l’accento sui servizi sanitari di valle e sulla loro importanza, poco o nulla è stato fatto per quei reparti e servizi che vanno di pari passo con le presenze turistiche: la situazione in cui versa l’ortopedia di Tione ne è un chiaro esempio.

 

 

Sia chiaro, tutti sono a conoscenza della cronica mancanza di medici che interessa tutto il Paese. Ma in un momento in cui, per fortuna, lo sci sembra poter tornare a ravvivare le nostre vallate, non può accadere che in un territorio come quello delle Giudicarie e della Val Rendena l’organico di un reparto strategico come ortopedia sia totalmente insufficiente alle esigenze. Con l’avvio della stagione, infatti, non solo non potrà aprire i battenti il centro traumatologico di Campiglio, un vero e proprio filtro in grado di allentare il carico di lavoro in capo all’ospedale, ma il nosocomio giudicariese stesso non sarà in grado di accogliere gli infortunati delle piste che necessitano di cure traumatologiche. Si dovrà ricorrere al trasferimento presso altre strutture con un disservizio sia a carico dei pazienti, che delle loro famiglie.

 

Ma soprattutto si procederà a continuare con il progressivo e inesorabile disimpegno nei confronti dell’ospedale che, purtroppo, nonostante i bravissimi professionisti che ancora oggi vi lavorano, non può contare sulle strutture e sulle risorse minime per operare: che dire, infatti, della ristrutturazione del reparto attesa da sei anni ma mai completata? L’ultima data fornita per la consegna dei nuovi spazi è il Natale 2021 ma stando a voci interne difficilmente sarà rispettata. Ma a preoccupare è anche la turnistica degli ortopedici in grado di coprire solamente le ore diurne dei giorni lavorativi, vanificando, di fatto, la ristrutturazione del pronto soccorso da poco conclusa. Se è vero, infatti, che circa i 2\3 degli accessi riguarda traumatizzati, il non avere degli ortopedici a disposizione sulle 24 ore e nel fine settimana non consente di fornire un servizio adeguato alle esigenze.

 

Molti altri sarebbero gli esempi da fare, anche su altri reparti. Restando, però, sui servizi necessari per la stagione turistica, un altro tasto dolente riguarda la continuità assistenziale o, per capirsi meglio, le guardie mediche: già ora viene riportata una certa difficoltà a coprire i turni delle sedi di Comano Terme e di Condino (in quest’ultima addirittura pare che in alcune giornate le chiamate vengano dirottate su Comano per la mancanza del medico). Come ci si comporterà quando sarà il momento di coprire la Guardia turistica a Campiglio? A chi si rivolgeranno turisti e residenti negli orari non coperti dai medici di base? Eppure le guardie mediche erano una delle priorità dell’attuale amministrazione.

 

E’ giunta l’ora che i giudicariesi facciano sentire la loro voce: molti di coloro che adesso hanno responsabilità di governo in Provincia, fino a tre anni fa si stracciavano le vesti per i servizi sanitari in Giudicarie, organizzando perfino raccolte firme e gazebo delle quali si sono dimenticati una volta arrivati al governo. E anche la scusa, che spesso viene riportata, che “la colpa è di quelli che governavano prima”, oltrepassata la metà di questa legislatura evidenzia la totale incapacità di dare risposte serie e concrete ai bisogni di una Comunità vasta come quella giudicariese e dei numerosi ospiti che la frequentano.

 

Ecco perchè un ultimo appello, come autonomisti, lo lanciamo ai sindaci e al commissario della Comunità di Valle affinchè nella prossima Conferenza dei Sindaci, in cui con l’assessora provinciale competente dovrebbero parlare di questi temi, abbiano la forza di rivendicare risposte concrete e immediate per la dignità del territorio e dei loro cittadini .

 

Come PATT continueremo a denunciare le mancanze e le inefficienze, ma proporremo anche soluzioni concrete portando questa battaglia in tutte le sedi opportune e, se necessario, anche nelle piazze fra la gente. Certi che serva un cambio di passo deciso e urgente per rendere giustizia all’impegno di tanti operatori sanitari che svolgono il loro lavoro con dedizione tutti i giorni, non solo in tempi di pandemia. Ma anche perchè l’autonomia trentina necessita di politiche sempre all’avanguardia e non può adagiarsi sugli slogan e sulle false promesse di chi alla prova dei fatti non ha gli strumenti per governarla.

 

*

 

A nome delle sezioni PATT “Pinzolo-Rendena”, “Giudicarie” e “Valle del Chiese”.

 

Simone Marchiori

Giudicariese e Segretario politico PATT

 

 

MORTE / DEFUNTO: vocaboli riverenti. - «La morte non è l’opposto della vita, ma una parte di essa. (H. Murakami). / L’orrore per la morte non nasce dalla fantasia ma dalla natura. (S. Agostino). / Vivi la tua vita, fai il tuo lavoro, poi prendi il cappello. (H. D. Thoreau). / La vita e la morte sono una cosa sola. (K. Gibran). / Le persone che vivono profondamente non hanno paura della morte. (A. Nin). / Non è la durata della vita, ma la profondità della vita. (R. W. Emerson). / La morte è una sfida; ci dice di non perdere tempo. (L. Buscaglia). / La nostra vita conserva tutto il significato che ha avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. (S. Agostino). / Morire è tornare a casa; eppure la gente ha paura di quello che può capitare, e allora non si vuole morire. (Madre Teresa)».

 

 

Il sentirsi immedesimati e coinvolti dal succedersi delle RICORRENZE tradizionali certamente fa parte della vita più che normale, specie per i vecchi come me che, nel sentirsi partecipi del vivere ciò che viene tramandato, come in questa giornata la “Commemorazione dei DEFUNTI”, si ha la sensazione non tanto di compiere il proprio dovere, quanto il sentirsi soddisfatti e gratificati nel vivere un’emozione fondamentale dell’esistenza. Io mi sento convinto che anche il portarsi dietro il vocabolo “morte” durante tutta l’esistenza, non sia un sentirsi sotto il peso di una cappa fuligginosa, ma possa far sentire il sostegno di un “alpenstock” (bastone degli alpinisti) che cadenza il proprio passo sia in salita che in discesa. Ho avuto la fortuna di non aver mai avuto il sentore della paura di morire; anzi pensavo di essere destinato ad essere in partenza anche da giovane, ma la “morte” non mi ha mai sfiorato davvero, neppure durante il periodo di guerra e di prigionia in Giappone. Certamente pure la solida formazione giovanile avuta, mi ha sostenuto nel considerare ogni giorno come l’ultimo della vita, per cui ciò che si doveva fare era da completarsi al meglio possibile per non lasciare qualcosa di sospeso alle proprie spalle da dover fare sopperire da parte di chi doveva sobbarcarsi il mio da fare e lasciato colpevolmente incompiuto.

*

In queste ore di martedì 2 novembre sto chiedendomi che senso abbia questo mio rimanere sospeso ai pensieri che fanno rivivere e sentire presenti le “persone scomparse” - i cari DEFUNTI -, e che riguardano il tempo che io non ci sarò più. Mi sento sollecitato dal fatto che, nel ricordare specialmente quanti hanno camminato con me alla luce del “tutto finito” di quanto avevano a cuore, mi sollecita a prendere in diversa considerazione anche il mio perdurare nell’essere e nel sentirmi vivo. Lo trovo addirittura interessante e doveroso, ossia il sentirsi vivi ed operativi anche di fronte alla eventualità che l’istante successivo non ci si possa essere più. Una contraddizione di termini? Un gioco di parole? Una illusione? Una elucubrazione di un vecchio barbogio che non ha nient’altro a cui pensare trasformando la paura della “morte” in una ragione di vita? Eppure, ad oltre cent’anni compiuti e con la morte ormai sentita vicinissima, è ancora il pensiero della obbligata dipartita che mi incoraggia a fare quel po’ che mi è dato di fare, ad approfittare del tempo che ancora mi è concesso per lasciare qualcosa di me che potrà far parte di ciò che altrimenti mi verrebbe di lasciare incompiuto.

*

La morte come motivo e animazione di vita. Ecco perché l’umanità, sotto molteplici forme, si è sentita anche sempre collegata col mondo dei DEFUNTI, addirittura singolarmente a ciascun DEFUNTO, con tombe e mausolei, catacombe e cimiteri, ceneri nelle urne o sperdute nell’immensità dell’aria o delle acque. Oggi, in varie parti del mondo, si sta vivendo, secondo le tradizioni dei riti cristiani, l’annuale “Commemorazione dei DEFUNTI” come attimo di pausa per dare alla propria esistenza quasi un frustrata di incoraggiamento per far sì che quanto vi è da fare, proprio in vista della morte, venga fatto nel migliore dei modi e secondo quanto imparato proprio da coloro che ricordiamo come punti di riferimento per il proprio modo di impestare le modalità esistenziali. Nelle nostre vallate trentine, degli artisti itineranti, durante il Medioevo, hanno lasciate dipinte sulle pareti delle navate o sulle facciate esterne degli edifici sacri, delle “Danze macabre”, ossia degli affreschi nei quali la “Signora con la falce in mano” sta mietendo personaggi di ogni genere, dai Papi e i Re alla gente comune: il segno della realtà della storia dell’umanità. I visitatori si susseguono da secoli ininterrottamente: tutti ne restano affascinati e colpiti. Certamente ognuna ed ognuno si porteranno dietro con sè, nella propria interiorità, delle intime ed inespresse impressioni razionali ed emotive…

*

Nel chiedere cortese comprensione se per caso fossi vagato dove non avrei dovuto, mi permetto una riflessione su me stesso, stesa in dialetto ancora vari decenni fa, molto prima degli attuali cent’anni più che compiuti…

*

Endó me spètet?

*

L’è tùta la vita che té mé córe dré…

Él sò che té sé dré a spetàrme

ma nó sò quàn’ e nó sò ’n dóe!

Mé spètet entàl lèt

o a cà o a l’ospedàl

o ’nvéze sa ’l stradó’?

Sà na vìa lontà’ da cà’

o sà le scàle dé la cantìna?

Entàl gač o sa ’l prà?

Sa ’l mónt o ’n paés?

Qua’ che sarò mi sól

o ’n mèz a quèi àltri?

Él sò che té mé cérche

e che té mé gaterè;

e mi té sénto, té spèto,

e sèito a ociàrme ’ntórna

perché, per quànt che té cérco,

nó sò mài bó’ dé vedérte

e nó mé acorgerò mài

gnànca dé sentìrte rivàr!

Che stràna che té sè…:

té mé stè arént tùta la vìta

e quàn’ che té té farè ’nànč

nó sarò bó’ dé sentìrte

e amó dé mén dé vedérte!

Té mé torè sù ’n brač

pù legér dé na piùma

e té mé porterè vìa,

sa le vìe dé ’l Cél,

lontà’ da tùč

endó che negùgn

nó mé pól córer dré

ma ’ndó che tùč

én dì o l’àltro

i vegnerà a fàrme compagnìa.

Él sò che té mé cérche;

nó pódo scampàrte

e gnànca scónderme.

Mi… sò chì che té spèto;

nó pódo… far altro…;

ma… sénza piànger

e… sénza pòra!

*

Dove mi aspetti? - È tutta la vita che mi rincorri… / Lo so che stai rincorrendomi / ma non so quando / e non so dove! / Mi aspetti nel letto / o in casa o all’ospedale / o, invece, sulla strada? / Su una strada lontano da casa / o sulle scale della cantina? / Nel bosco o sul prato? / In montagna o in paese? / Quando sarò solo / o in mezzo agli altri? / Lo so che mi cerchi / e che mi troverai; / ed io ti sento, ti aspetto, / e continuo a guardarmi attorno / perché, per quanto io ti cerchi, / non riesco mai a vederti / e non mi accorgerò mai / neppure a sentirti arrivare! / Che strana che sei…: / mi stai accanto tutta la vita / e quando ti farai avanti / non sarò capace di sentirti / ed ancor meno di vederti! / Mi prenderai in braccio / più leggero di una piuma / e mi porterai via / per le vie del Cielo, / lontano da tutti / dove nessuno potrà seguirmi, / ma dove tutti, / un giorno o l’altro, / verranno a farmi compagnia. / Lo so che mi cerchi; / non posso sfuggirti / e neppure nascondermi. / Io… sono qui che ti attendo; / non posso… far altro…/ ma… senza piangere / e… senza paura! --- Mario Antolini Musón.

 

 

TIONE. L’AVULSS (Associazione di Volontariato nelle Unità Locali dei Servizi Socio-Sanitari) organizza un incontro formativo dal titolo “Relazione con l'altro” presentazione del libro “Anne, incontri di una vita” un momento di riflessione/confronto relatrice è la dott.ssa Chiara Gottardi, sabato 13 novembre alle ore 15:00 all’Oratorio Tione.

L'incontro è aperto a tutti con Green Pass. Il direttivo dell’AVULSS è lieto di poter riprendere la formazione mensile dei propri soci. Infatti fino a prima del periodo pandemico era usuale un incontro al mese riguardante la formazione dei volontari. A tutti i soci presenti verrà donata una copia del libro “Anne, incontri di una vita”.

 

 

Oltre agli incontri mensili, l’AVULSS intende informare la popolazione delle Giudicarie che è ripreso – dopo lo stop imposto dalla pandemia - anche il servizio di trasporto - gratuito - col nuovissimo FIAT Doblò, per i pazienti, i disabili e gli ammalati che necessitano di visite, specialistiche o periodiche, in Centri, Ospedali e Case di Cura della Provincia.

E per questo fanno sapere dalla direzione che si stanno cercando persone disponibili come “autisti”, tra i giovani pensionati.

Gli interessati potranno rivolgersi a: AVULSS ODV in via Damiano Chiesa, 9 - 38079 Tione di Trento Cell.: 334.7332495 Email: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.">This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

 

 

GIUDICARIE. Era un medico di origini indiane molto conosciuto in Giudicarie. Stiamo parlando di Philip Ollapally deceduto martedì 19 ottobre a Padova: la funzione funebre avrà luogo sabato 23 ottobre alle 14.30 a Tione. Aveva 86 anni e lascia i quattro figli Philip, Vittorio, Thomas e Arianna.

 

 

Si era laureato nella Città del Santo ed era arrivato da queste parti negli anni settanta. Per alcuni decenni aveva prestato la sua attività prima in ospedale a Tione e successivamente, sempre nel capoluogo delle Giudicarie, aveva portato avanti uno studio dentistico privato. Era molto apprezzato da tutti i giudicariesi, specialmente dopo averlo conosciuto all'opera quando si recavano in ospedale.

 

Negli anni ottanta l'allora delegato imbrifero di Condino Eligio Perotti lo aveva inutilmente persuaso al fine di assumersi la condotta medica dei quattro paesi circostanti. “Era un medico vecchia maniera – così amava ricordare Perotti - alla Giuseppe Goglio per intenderci. Non badava alle formalità ma andava al concreto.”



 

TIONE. L’Associazione “Speranza di Vita” - odv - Tione di Trento promuove “Racconti dal Perù” un incontro con i missionari giudicariesi venerdì 12 novembre alle ore 20.30 all’Oratorio di Tione.

 

Sarà presente padre Alessandro Valenti, inoltre ci sarà un collegamento con Daniela Salvaterra. L’ingresso è libero consentito solo con Green Pass.

 

 

Dopo oltre 2 anni di impossibilità – a causa della pandemia - di organizzare serate e manifestazioni sul tema della solidarietà internazionale, finalmente l’associazione Speranza di Vita ha organizzato questa serata nella quale, grazie alla presenza di Padre Alessandro Valenti di Bondo e al collegamento video con Daniela Salvaterra, si potrà condividere esperienze e riflessioni sulla vita in Perù.

 

Padre Alessandro Valenti di Bondo, missionario da tanti anni in Perù, si trova oggi a gestire un orfanotrofio a Lima in cui sono ospitati bambini soli, orfani o abbandonati, poveri fra i poveri. Si tratta di un progetto molto ambizioso che, partito qualche anno fa da una struttura molto grande e fatiscente, ha previsto la progressiva ristrutturazione (in parte già realizzata) e la valorizzazione come orfanotrofio per l’educazione e la formazione di bambini e ragazzi.  

 

Daniela Salvaterra di Tione, invece continua la sua missione ad Encañada, a 3000 m di altezza sulle Ande peruviane, presso la Casa Madre Teresa, una struttura che accoglie oltre 70 tra bambini e donne con disabilità di varia natura (fisica e psichica) e in abbandono o provenienti da famiglie molto povere. Si tratta di un contesto protetto, di una “famiglia” più che di una struttura per disabili, nella quale si cerca di voler bene, accogliere e amare.

 

 

TIONE. Il Servizio Dipendenze e Alcologia Centro Alcologia, Antifumo ed Altre Fragilità in collaborazione con Associazione AMA – Auto Mutuo Aiuto di Trento, organizzano il percorso "Insieme per non fumare più"

 

 

Smettere di fumare significa fare una scelta importante per sé stessi, la propria famiglia e la propria comunità: si creano Salute e Benessere personale e famigliare, si riducono i costi socio-sanitari per la cura delle malattie fumo correlate e si contribuisce alla salvaguardia del pianeta! 

Il modello dell'"Auto Mutuo Aiuto" è alla base del percorso: il cambiamento del proprio stile di vita è facilitato dal confronto con gli altri membri del gruppo. Il rinforzo della motivazione personale, l'apprendimento di tecniche e suggerimenti utili anche rispetto ad altri stili di vita e la solidarietà del gruppo rappresentano gli elementi essenziali del percorso. 

E' prevista una prima fase intensiva di tre incontri il 25, 26 e 28 ottobre 2021 dalle ore 17 alle ore 19. 

Seguiranno due incontri di richiamo il 2 e il 9 novembre 2021 dalle ore 17 alle ore 19. 

 

Il corso si terrà presso Sala riunioni sopra RSA Ospedaliera, terzo piano Via Ospedale – Tione 

E' necessaria l'iscrizione. Sarà richiesta l'osservanza delle norme di sicurezza e distanziamento. 

 

INFO E ISCRIZIONI 

Centro Alcologia, Antifumo e Altre Fragilità 

0465.331521 (eventualmente lasciare messaggio in segreteria con nome cognome e recapito telefonico) This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.">This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. 

 

 




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