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Thu, Sep

Il Prof. Alberto Mantovani a Tione per una serata di divulgazione scientifica organizzata dalla Lilt

Tione
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Dagli anni ‘90 la mortalità per tumore è in graduale diminuzione; anzi, come dice il prof. A. Mantovani, “la sopravvivenza media per tumore in Italia è la più alta tra i paesi europei e simile o anche migliore dei paesi più ricchi del mondo, pur spendendo molto meno”.

Tra tutte le terapie disponibili per i tumori (chirurgia, radioterapia, chemioterapia tradizionale e target), quella su base immunitaria è la più recente, quella che vede grandi ricercatori in campo e quella che alimenta più speranze.

Si tratta in pratica di sfruttare i sistemi naturali di difesa del nostro corpo, potenziandoli quando necessario, cercando di sbloccarli quando intorpiditi, identificando i markers delle cellule tumorali e indirizzando poi contro di esse in maniera selettiva le nostre difese immunitarie, cellulari, umorali e anticorpali.

Uno dei ricercatori più attivi e più citati al mondo in questo settore è sicuramente l’immunologo ed oncologo prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico e Presidente della Fondazione Humanitas per la ricerca di Milano; per le sue ricerche ha vinto, primo tra i ricercatori italiani che lavora in Italia, il premio Pezcoller 2019 (THE PEZCOLLER FOUNDATION-AACR INTERNATIONAL AWARD FOR EXTRAORDINARY ACHIEVEMENT IN CANCER RESEARCH), patrocinato dalla Fondazione CARITRO di Trento; un premio prestigioso, perché tra i vari vincitori (25 finora dal 1998) sono usciti ben quattro premi Nobel per la Medicina.

Alberto Mantovani è stato premiato per aver identificato i macrofagi associati al tumore come mediatori della progressione del cancro ed aver chiarito il ruolo dell'infiammazione e del sistema immunitario nella cancerogenesi: ha scoperto che i macrofagi possono diventare come dei poliziotti corrotti, che passano al nemico e producono freni per il nostro sistema immunitario. Ha così dato il via alla ricerca di questi freni, alla possibilità di “arrestare i poliziotti corrotti” e rimodulare le difese immunitarie. Si è scoperto così che queste terapie funzionano meglio con i tumori più aggressivi, che sono instabili dal punto di vista genetico.

Ma c’è ancora tanta strada da percorrere e ci aspettano risultati entusiasmanti: una di queste strade è la CAR-T (Chimeric Antigen Receptor), ovvero la possibilità di prelevare dal paziente i linfociti T, i soldati del nostro sistema immunitario, i quali  vengono ”rieducati” ovvero ingegnerizzati facendo loro esprimere un recettore specifico per gli antigeni tumorali, ne viene stimolata la proliferazione  e vengono poi reinfusi nel paziente con una “trasfusione”; pratica utile in certi casi di leucemia e linfoma.

Il prof. A. Mantovani, oltre ai lavori sulle riviste scientifiche del settore, ha pubblicato numerosi libri sulle recenti scoperte del suo gruppo nel campo immunologico e oncologico e sulle prospettive future, tra cui citiamo “Bersaglio Mobile” del 2018, “Il fuoco interiore. Il sistema immunitario e l'origine delle malattie” del 2020, “L'orchestra segreta. Come funziona il sistema immunitario, dai tumori al Covid” del 2021, “Immunità e vaccini. Perché è giusto proteggere la nostra salute e quella dei nostri figli” del 2021, “I guardiani della vita. Come funziona il sistema immunitario e il suo ruolo nella medicina del futuro” del 2011.

 

Invitato dalla LILT Delegazione Valli Giudicarie, abbiamo il grande privilegio di averlo tra di noi nella serata del 23 settembre 2022 all’Auditorium delle Scuole Superiori di Tione; amante delle nostre montagne, è anche un divulgatore scientifico e considera “un piacere, ma anche un dovere” spiegare i risultati delle sue ricerche al pubblico, rendere conto di quello che gli scienziati fanno, “nel modo più semplice, più comprensibile e più modesto possibile “, al fine di  combattere la disinformazione, le fake-news e l’ignoranza scientifica.