BERSONE. Inizialmente a degustare piatti caserecci e ad ascoltare musica c'erano coniugi con figli al seguito, ma sabato dopo le 21.30 la Festa delle Associazioni di Bersone ha assunto una dimensione molto più vasta: alla soglia della mezzanotte le presenze oscillavano sulle 3 mila persone se non più. “La voglia e il desiderio di lasciarsi alle spalle le inanellate restrizioni epandemiche erano ben evidenti” dice Iris che indossa un tubato nero.
Lo stand che andava per la maggiore era quello del Milan Club Adamello, non perché la squadra rossonera fosse quest’anno la compagine campione d’Italia, ma dal fatto che dietro al bancone prima pesce, patatine e poi pasta asciutta ad olio e peperoncino andavano a venivano in quantità industriale. Poi aperitivi e stuzzichini, una giostra di polente, carne salada e fasoi, capù, salamine e formaggio fuso, spiedo e rufioi.
“Anche il percorso obbligato, via Daone – Praso, imposto al momento di rientrare, non ci ha per niente infastidito, anzi era doveroso e sopportabile” commentano i fratelli Danilo e Franco Gualdi.
“Dopo due anni sabatici siamo davvero tutti soddisfatti non solo per quanti sono venuti dentro la casa rossonera, ma per come è andata la festa dalle 19 alle 4” dicono Giulietta e Clementina Bugnella nonché la giovanissima Giada Zontini alle prese con fritto di mare.
A fare da anteprima Fausto, il solo rimasto della fondazione parmense dei Girasoli. Quest’ultimo si è portato via tanti applausi cantando il brano di Bepi De Marzi “Signore delle Cime”. Gli sono poi succedute le Mondine del basso Piemonte, anche loro hanno garantito buoni ascolti. Quindi più tardi spazio a Anomina, Reblues e Dj.
Girovagando dentro quel perimetro di bancarelle, androne comprese, la voglia di divertirsi e di stare assieme era palpabile anche grazie a forze dell’ordine, polizia locale, carabinieri in congedo, ambulanzieri e vigili del fuoco trasmettevano sicurezza. C'erano i sindaci di Pieve di Bono e Valdaone, Attilio Maestri e Ketti Pellizzari, nonché il pilota automobilistico Cristian Merli.
In casa Pro loco si avverte: “Tante presenze non solo ci incoraggiano ma confermano che la Festa delle Associazioni per un paese come Bersone, che conta meno di 300 abitanti, continua ad ottenere riscontri e apprezzamenti”. Pietro Grassi, che assieme ad altri quattro colleghi espletavano il servizio ambulanze, rimarca: “Di fronte ad una simile concentrazione siamo rimasti quasi inoperosi il che conferma che anche tra i giovani cresce e si afferma la volontà di stare dentro limiti compatibili”.