BORGO CHIESE. Finalmente la filodrammatica “El Grotel” di Condino guidata dal presidente Sergio Butterini può riaprire il sipario, dopo esattamente due anni di stop per la pandemia si torna in scena. L’appuntamento è per le serate di sabato 19 e domenica 20 marzo alle ore 20:45 presso il Polifunzionale di Condino.
«Lo spettacolo -spiega la regista Piera Bugna- era in programma per marzo di due anni fa, poi le restrizioni legate al covid-19 ci hanno costretti a rinviare l’evento più volte. Il nostro gruppo, composto da giovani talenti e componenti di vecchia data, non ha mai perso l’entusiasmo ed è lieto di poter tornare sul palcoscenico dopo un così lungo periodo di inattività.».
“Al vecc col nöf no lè miga mal – storie della nostra gente di ieri, di oggi e non solo…” racconta in maniera divertente ma lasciando spazio anche per momenti di riflessione, dell’incontro-scontro tra generazioni diverse da cui nessuno uscirà vincitore. Il copione, scritto dai quattro interpreti più giovani della compagnia, è un omaggio alla storia delle origini del paese, del suo dialetto in un viaggio che ha lo scopo di coinvolgere e far avvicinare il pubblico a quel passato che è spesso dimenticato.
Oltre alla narrazione teatrale, sul palcoscenico verranno proposte reinterpretazioni di canti tradizionali di montagna in una versione musicale e corale soft rock acustica da parte del gruppo musicale le “Rocce Rosse” di Bondo. Una colonna sonora che ben si accosta al copione: ritmi e strumenti giovanili per musiche dal contenuto di un tempo.
Insomma, musica e teatro insieme per un connubio perfetto ma soprattutto per una causa lodevole.
La filodrammatica condinese, infatti, visto il brutto momento che stiamo vivendo ha deciso di devolvere metà degli incassi alla popolazione dell’Ucraina attualmente stretta nella morsa mostruosa della guerra.
Per assistere allo spettacolo saranno obbligatorie la mascherina FFP2 e il green pass rafforzato.